Il primo grafico che illustra questo articolo è estrapolato dalla sezione “Grafico” del sito di Bolaffi Metalli Preziosi (clicca qui) e riporta l’andamento del fixing dell’oncia d’oro nel periodo da gennaio a settembre del 2015, espresso in dollari dalla linea azzurra e in euro dalla linea nera.
La Bundesbank, la Banca centrale tedesca, ha reso pubblico recentemente un inventario aggiornato delle proprie riserve auree, allo scopo di sedare le crescenti preoccupazioni dell’opinione pubblica sull’effettiva quantità di metallo prezioso effettivamente in possesso dell’istituto e, in particolare, sulla posizione delle riserve stoccate in depositi a Francoforte, Londra, Parigi e presso la Federal Reserve di New York.
Nell’ambito di un’indagine portata avanti da qualche tempo da Koos Jansen, esperto e blogger di “BullionStar”, sulle effettive quantità d’oro detenute dalle banche centrali di tutto il mondo, a finire sotto la lente è oggi il Belgio. La Nationale Bank België, infatti, a fine agosto ha dichiarato di possedere riserve per 227,40 tonnellate di metallo prezioso, in calo di appena 40 chilogrammi rispetto alle 227,44 tonnellate dichiarate relativamente al mese di luglio.
Prospezioni in corso nella provincia iraniana di Qazvin dove, con tutta probabilità, esiste un deposito aurifero esteso su circa 10 chilometri quadrati per il quale il governo di Teheran sta trattando i diritti di sfruttamento con alcune compagnie minerarie internazionali di cui, tuttavia, non sono ancora stati resi noti i nomi. L'Iran sta lavorando anche per portare le sue miniere di Zarshuran e Dashkasan alla piena operatività, in modo da aumentare la produzione d'oro annuale del paese fino a 10 tonnellate. Le riserve sotterranee iraniane sono attualmente stimate in circa 340 tonnellate distribuite tra 24 siti minerari sparsi per tutto il paese.
Settimana tutta in positivo, salvo un lievissimo ripiegamento nella giornata di venerdì, quella dell’oro tra 12 e 16 ottobre. La quotazione del metallo prezioso, rimasta pressochè invariata tra lunedì e martedì, ha messo a segno due sedute decisamente positive che, alla fine, hanno determinato sul grammo d’oro un apprezzamento di 45 centesimi di euro.