Pechino ha appena messo sul tavolo un’altra carta nella partita per la gestione del potere globale sul metallo prezioso: si tratta di un fondo, appena istituito e destinato a raccogliere dalle banche centrali di circa sessanta paesi la cospicua cifra di 16 miliardi di dollari per promuovere, secondo le note ufficiali “un più agevole sviluppo ed una maggiore efficienza dell’attività estrattiva dell’oro”.
A sollevare la questione è stato il blogger e analista di fama internazionale Koos Jansen nel portale “BullionStar” (leggi qui il post completo): relativamente al periodo 1974-1986 risultano mancanti sette relazioni ufficiali di ispezione (“audit”) tra quelle che, annualmente, dovrebbero certificare l’integrità di tutti i sigilli di controllo delle massicce riserve auree statunitensi stoccate nel sito di Fort Knox, nel Kentucky.
Quanto pesa l’oro (inteso come attività estrattiva e complesso di attività industriali correlate) sull’economia mondiale? Se lo è chiesto il World Gold Council che ha raccolto i risultati di un indagine globale in un ampio report pubblicato il 3 giugno scorso.
Settimana all’insegna del ribasso, la prima del mese di giugno, per quanto riguarda la quotazione del metallo prezioso che apre bene nella giornata di lunedì 1 (rispetto al fixing del venerdì precedente) per inanellare quindi tre sedute negative in sequenza, il cui risultato è stato solo in piccola parte recuperato nel corso della giornata di venerdì 5.
Era diventato famoso in tutto il mondo, non soltanto negli ambienti scientifici, grazie al film sulla sua vita intitolato “A beautiful mind” e interpretato da Russel Crowe: si tratta di John Nash, matematico ed economista statunitense nato il 13 giugno 1928 e morto tragicamente insieme alla moglie, in un incidente stradale, il 23 maggio scorso.