Il World Gold Council ha diramato il report relativo al mercato dell’oro nel primo trimestre dell’anno in corso. In 29 pagine fitte di cifre e grafici, l’organismo che – a livello globale – riunisce le principali realtà industriali del settore aurifero ha fatto il punto, come di consueto, sull’andamento della richiesta di metallo prezioso da parte dei diversi settori economici e produttivi.
La situazione economica del Venezuela, da qualche tempo a questa parte, non è certo delle migliori: nel paese, infatti, si parla ormai non più di inflazione bensì di “iperinflazione”, tanto è vero che il bolivar, la valuta nazionale, è passata da un cambio nei confronti del dollaro USA a quota 173 ad inizio anno ad oltre 420 nelle ultimissime settimane.
La notizia è stata pubblicata in evidenza dal quotidiano “Kronen Zeitung” del 22 maggio scorso (leggi qui) trovando ampia eco nei media specializzati di tutto il mondo: Vienna ha deciso infatti di riallocare entro i confini nazionali ben 110 tonnellate d’oro attualmente stoccate presso la Bank of England. L’Austria, che possiede complessivamente 280 tonnellate di riserve strategiche in metallo prezioso, avrebbe infatti in mente di arrivare presto a custodire in proprio almeno metà dell’oro nazionale che oggi, invece, per l’82% è collocato all’estero.
YouTube è divenuta, specie negli ultimi anni, una piattaforma di importanza globale sia per la diffusione di contenuti audiovisivi per intrattenimento che per l’informazione e l’approfondimento sulle tematiche più diverse.
Il metallo prezioso, nella settimana tra lunedì 18 e venerdì 22 maggio, si è mosso in territorio positivo con una sola seduta di “presa di beneficio” nella giornata di giovedì 21. Si consolida dunque il trend al rialzo registrato, salvo sporadiche sedute, già da inizio mese. Un andamento senza strappi particolari e che appare determinato da una certa “tranquillità generale” del settore, come confermano del resto le cifre del World Gold Council sulla produzione e la richiesta d’oro del primo trimestre 2015, in linea con le previsioni e di poco inferiori, nel complesso, rispetto al Q1 2014.