E’ stato reso pubblico da pochi giorni il “Gold Demand Trends 2014”, rapporto ufficiale elaborato dal World Gold Council e relativo alla richiesta globale di oro del 2014, dal quale emergono numerose indicazioni interessanti sulla domanda di metallo prezioso suddivisa per settori.
Da un articolo di Björn Schöpe apparso nella newsletter tedesca “CoinsWeekly” del 19 febbraio e che prende spunto da una nota stampa ufficiale della Bundesbank: “Fin dall’inizio della crisi economica, Berlino si è dimostrata molto attenta nella gestione delle riserve auree del paese.Dopo tutto, la Germania con le sue oltre 3.300 tonnellate possiede il secondo stock al mondo, seconda solo agli U.S.A., e circa il 40 per cento è conservato a New York, presso la Federal Reserve Bank, mentre il resto come a Parigi e Londra”.
Le settimane prima e dopo le elezioni politiche in Grecia del 25 gennaio scorso hanno prodotto effetti visibili anche sul mercato del metallo prezioso nel paese ellenico.
Tutti coloro che, nel nostro Paese, investono in metallo prezioso dovrebbero essere a conoscenza del fatto che, per trasferimenti d’oro da e verso l’estero di valore superiore ai 12.500 euro sussiste come obbligo di legge la presentazione di una dichiarazione dell’operazione all’Ufficio Italiano Cambi.
Cinque sedute all’insegna di una sostanziale stabilità delle quotazioni, tra il 16 e il 20 febbraio, vedono il metallo prezioso mostrare dapprima – tra lunedì e martedì – un calo abbastanza deciso, poi recuperato in buona parte nel resto della settimana, seppure in un clima generale ancora dominato dall’incertezza.