Calma piatta, nella prima settimana di settembre, sul mercato del metallo prezioso con lievissime osciallazioni sia per quanto riguarda la quotazione internazionale in dollari USA che quella in euro. Il prezzo dell’oro si è mosso in un intervallo di ampiezza esigua e il risultato finale, sebbene positivo, conferma l’attuale fase attendista del mercato.
Il mese di agosto, per il metallo prezioso, si chiude all’insegna della stabilità con una settimana in cui il fixing oscilla entro un range estremamente ridotto portando, alla fine, ad una performance di periodo altrettanto marginale. Si conferma dunque lo scenario di incertezza nel quale si muove, ormai da qualche mese, il mercato dell’oro a livello globale, complici anche gli scenari macro ecomomici e gli andamenti delle principali valute di riferimento.
Ad inizio agosto il World Gold Council ha diramato i dati relativi alla richiesta globale di metallo prezioso nel secondo trimestre dell’anno. E, come al solito, il WGC ha preso in esame tutti i settori di utilizzo dell’oro, dalla gioielleria alla tecnologia, dall’investimento privato alla domanda da parte della banche centrali, senza trascurare strumenti come gli ETF.
“Una spada di Damocle - scrive Egor von Greyerz il 6 agosto su ‘GoldBroker’, leggi qui - è sospesa sull'economia mondiale, trattenuta solo da un singolo pelo della coda di un cavallo.
E’ tornato d’attualità, negli Stati Uniti, il dibattito sull’esistenza di un possibile, enorme giacimento aurifero che si troverebbe in California, nella zona delle Chocolate Mountains, e che il governo federale starebbe tenendo accuratamente nascosto all’opinione pubblica. A scriverlo sono gli analisti di SRSrocco nelle pagine di “GoldEagle” (accedi qui al testo completo).