Ha fatto notizia, nel 2014, l’annuncio dell’esistenza di un eccezionale tesoro sotto il Monte Rosa. Nelle sue viscere del massiccio delle Alpi Pennine è stato individuato infatti un giacimento aurifero di importanza superiore a quelli attualmente più produttivi presenti in Sudafrica.
Il riacutizzarsi delle tensioni geopolitiche tra USA e Corea del Nord, unitamente agli interrogativi dell’Eurozona sulle prospettivedi governo Italia riaccendono i riflettori sul metallo prezioso, bene rifugio per eccellenza, che si apprezza in cinque sedute di oltre due punti percentuali ritornando così sui livelli di un anno fa.
Dopo alcune settimane caratterizzate da un andamento del prezzo in costante, sebbene non marcato rialzo, nella parte centrale del mese in corso il metallo prezioso ha - per così dire - “tirato il freno” cedendo circa un punto percentuale e riportandosi sotto la quota dei 1.100 euro per oncia.
Lo scorso 3 maggio il dipartimento studi e ricerche del World Gold Council ha diffuso i dati relativi alla domanda e alla fornitura mondiale di metallo prezioso nel primo trimestre che, attestatasi a quota 973,5 tonnellate, risulta essere la più bassa dal 2008 in questo periodo dell’anno con un calo del 7% rispetto al gennaio-marzo del 2017.
Riportiamo, dall’edizione online di “Repubblica” del 67 maggio scorso, un interessante articolo (leggi qui) dedicato alla seconda edizione del volume di Carlo Alberto De Casa dal titolo “I segreti per investire con l’oro”: “La millenaria storia dell'oro è circondata da misteri ed intrighi, spesso irrisolti. Per il suo possesso si sono combattute battaglie, destinate a trasformarsi, in epoche più recenti, in guerre finanziarie. Nel suo nuovo libro, ‘I segreti per Investire con l'oro’ (Hoepli, 246 pagg., 27,90 euro), Carlo Alberto De Casa riparte dalle vicende che hanno segnato la storia recente del metallo giallo.