I quantitativi di metallo prezioso stoccati a livello globale dalle istituzioni pubbliche sono al massimo da diciotto anni a questa parte: lo riporta l’11 giugno autorevole quotidiano economico “Financial Times” (leggi qui l’articolo completo) in un approfondimento nel quale si sottolinea, innanzi tutto, come a determinare questo picco storico siano state le ragioni di incertezza geopolitica, in primo luogo l’elezione di Trump alla presidenza degli Stati Uniti, quindi la Brexit e il persistente rischio terrorismo.
Già in passato abbiamo dato notizia di come vari paesi, tra cui la Repubblica Federale Tedesca, abbiano preso la decisione di riportare entro i confini nazionali le proprie riserve auree in precedenza stoccate, in parte o del tutto, nei “santuari” di Londra o negli Stati Uniti. Un interessante articolo pubblicato da “Handelsblatt Global” l’11 giugno scvorso (leggi qui il testo completo) fa il punto sulla situazione tedesca fornendo, sull’argomento, una serie di dettagli interessanti.
L’argomento è diventato di attualità al punto da meritare un ampio approfondimento da parte di “Bloomberg Businessweek”: a livello globale, infatti, negli ultimi anni è aumentata in modo esponenziale la richiesta di cassette di sicurezza e di punti di stoccaggio sicuri per i metalli preziosi, sia da parte di istituzioni finanziarie che di piccoli e grandi investitori privati.
“Dalle cassette di sicurezza nella verdeggiante zona ovest di Londra alle strutture dedicate ad oro e argento a Francoforte, le aziende che custodiscono metalli preziosi e oggetti di valore sono in forte espansione per soddisfare la domanda”: così scrivono Eddie Van Der Walt e Thomas Seal in un articolo pubblicato il 6 giugno (leggi qui il testo completo).
INDIA, AL VIA IL NUOVO REGIME FISCALE | “Il primo luglio - scrive il World Gold Council in un report diramato di recente - il labirinto fiscale oggi in vigore in India sarà finalmente sostituito con una Goods & Service Tax (GST) semplificata. Si tratta della più grande riforma fiscale messa in atto fin dai tempi dalla liberalizzazione economica in India nei primi anni ’90 del secolo scorso.
Ennesimo segno negativo, per il mercato del metallo prezioso, nella settimana centrale del mese di giugno. Fatta eccezione per la seduta di mercoledì 14, infatti, l’oro ha proseguito nella fase di contrazione innescatasi a partire dal 6 giugno scorso, lasciando sul terreno quasi un punto percentuale.