SERBIA CAPOFILA PER RISERVE NELLA SEE | Belgrado, 8 maggio: la Serbia ha confermato di aver aumentato le proprie riserve auree nel modo più consistente tra i paesi dell'Europa sud-orientale (SEE) nel 2016, come emergeva anche dai dati diramati dal World Gold Council. Le riserve auree del paese sono salite a 18,7 tonnellate alla fine del quarto trimestre del 2016 rispetto all’aumento di 17,5 tonnellate all'anno precedente. Di conseguenza, il totale delle riserve auree delle banche centrali nel SEE è cresciuto ad un totale di 177,4 tonnellate alla fine del 2016 da 176,6 tonnellate nel dicembre 2015. Gli altri due paesi dell’area balcanica che hanno aumentato le rispettive riserve d'oro sono stati la Bulgaria e la Macedonia, a quota 40,3 tonnellate e 6,9 tonnellate rispettivamente.
Settimana poco mossa, per i mercati internazionali del metallo prezioso, quella a cavallo tra i mesi di maggio e giugno. Ad un avvio in calo, infatti, si sono succedute alcune sedute in sostanziale equilibrio ed una, quella di venerdì 2 giugno, che ha di fatto riportato l’oro sul livello di fixing del fine settimana precedente.
La settimana, sul mercato del metallo prezioso, ha imboccato una direzione più positiva solo nella giornata di venerdì 26, dopo quattro sedute all’insegna di contenute oscillazioni al rialzo o al ribasso. Ciò ha permesso alla quotazione dell’oro di guadagnare, a fine periodo, poco meno di mezzo euro per grammo.
Il World Gold Council ha diramato le statistiche periodiche sulla richiesta globale di metallo prezioso relativamente al primo trimestre dell’anno in corso che, complessivamente, si è contratta rispetto allo stesso periodo del 2016 - definito dal WGC “eccezionale” - in modo considerevole.
L’8 maggio scorso, il colosso dell’informazione finanziaria Thomson Reuters ha pubblicato online (leggi qui il testo completo) un’interessante ricerca riguardante l’evoluzione del mercato del metallo prezioso negli ultimi cinquant’anni. Uno strumento ampio e dettagliato, di indubbia utilità per chiunque voglia tentare di comprendere meglio le dinamiche e i fenomeni che hanno interessato l’oro in relazione ai cicli macro economici, ai cambiamenti politici e sociali alla base della realtà che oggi viviamo.