Il metallo prezioso ha chiuso il mese di settembre con una settimana all’insegna del ripiegamento, sebbene moderato. Soltanto la seduta di venerdì 30, infatti, ha mostrato un andamento positivo dopo quattro giornate di calo che hanno portato il prezzo al grammo a perdere 44 centesimi per attestarsi a quota 37,94 euro.
La London Bullion Market Association (LBMA) è - come ben noto - un’associazione, attiva a livello globale e con sede a Londra, che opera per la promozione e la regolamentazione del commercio relativa al metallo prezioso, in particolare sulla storica piazza della capitale britannica presso la quale viene definito uno dei fixing di riferimento principali del pianeta per quanto riguarda l’oro.
L’8 novembre prossimo, data in cui si terranno le elezioni per il 45° presidente degli Stati Uniti d’America, si avvicina e lo scontro tra la candidata democratica Hillary Clinton e il suo avversario, il magnate Donald Trump, si infiamma di giorno in giorno tra sondaggi e dichiarazioni al vetriolo. Ultimo round, il dibattito TV che ha messo di fronte i due aspiranti alla Casa Bianca e che ha incollato al video oltre 100 milioni di americani.
Nelle pagine di “BullionStar” (leggi qui il testo completo) il noto analista del settore metalli preziosi ha pubblicato, in data 23 settembre, un ampio dossier sulle riserve auree italiane sulle quali, in base alle informazioni rese disponibili attraverso il sito della Banca d’Italia, anche il nostro servizio news aveva dedicato spazio tempo fa (leggi qui l’articolo).
Un’interessante pagina di storia canadese viene riportata alla luce dal portale “TheStar” a questo indirizzo: si tratta della ricostruzione di una delle più intriganti rapine avvenuta all’aeroporto di Toronto nel lontano 1952.
Presso il terminal merci di quello che oggi è il Pearson International Airport, infatti, il 24 settembre di quell’anno un furgone blindato depositò dieci casse contenenti lingotti d’oro che, stoccate in una gabbia metallica a prova di furto, dovevano essere imbarcate su di un cargo diretto a Montreal per essere poi spedite in Inghilterra.