Settimana a due fasi, quella fatta registrare dal mercato del metallo prezioso tra lunedì 5 e venerdì 9 settembre; se, infatti, rispetto alla chiusura di venerdì 2 (38,01 euro per grammo), l’oro ha inanellato tre sedute consecutive in positivo (fino al massimo di periodo a 38,53 euro al grammo), la decisione della BCE di Mario Draghi di lasciare invariati i tassi dell’Eurozona ai minimi storici e di proseguire il Quatitative Easing di 80 miliaridi di euro al mese almeno fino a marzo 2017 ha “raffreddato”, nelle sedute di giovedì e venerdì, anche il mercato aureo che ha limato i guadagni con due giornate all’insegna della prudenza.
Nella settimana di passaggio tra il mese di agosto e quello di settembre il mercato del metallo prezioso ha mostrato alcuni segnali di recupero, sebbene alternando una prima fase di crescita a due giornate di calo e compensando, infine, le perdite nella seduta di venerdì 2 settembre. Il Risultato finale di periodo è stato un incremento di quotazione dell’1,01%.
Il World Gold Council e il London Metal Exchange (LME), insieme a Goldman Sachs, ICBC Standard Bank, Morgan Stanley, Natixis, OSPK e Société Générale, hanno annunciato il 9 agosto scorso (leggi qui la news completa) la loro intenzione di introdurre una serie di nuovi strumenti per il potenziamento del mercato del metallo prezioso.
L’analista Frank Holmes ha dedicato recentemente due ampi approfondimenti, dalle colonne del portale specializzato “GoldEagle”, ad uno dei mercati più importanti - ma anche uno tra i più complessi del pianeta - per quanto riguarda il metallo prezioso: l’India.
“Your dollar will be worth just as much tomorrow as it is today”, ossia “Domani il vostro dollaro avrà lo stesso valore di oggi”: così dichiarava al popolo americano, in diretta televisiva da Camp David il 15 agosto del 1971, l’allora presidente Richard Nixon annunciando lo sganciamento definitivo del biglietto verde dal metallo prezioso e decretando, così, la fine del Gold Standard.