L’esito del referendum che ha sancito l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea ha fatto segnare, come riportato nei nostri report settimanali, un balzo verso l’alto nella quotazione del metallo prezioso; viceversa, il recente tentativo di golpe avvenuto in Turchia e la strage terroristica di Nizza non hanno avuto riflessi particolari sul mercato dell’oro. Partendo da questi esempi l’analista Arkadiusz Sieron, dal sito “GoldEagle” (leggi qui l’articolo completo) ci mostra come tra eventi geopolitici e prezzo del metallo prezioso non vi sia sempre una correlazione immediata o diretta.
Barrick Gold Corporation è la più importante compagnia mineraria al mondo nel settore aurifero ed ha sede a Toronto, in Canada. Quotata alla Borsa di Toronto dal 1983, e nata da una preesistente compagnia di estrazione petrolifera e di gas naturale, Barrick è stata fondata dall’imprenditore Peter Munk è attualmente impegnata in progetti minerari in Argentina, Australia, Canada, Cile, Repubblica Dominicana, Papua Nuova Guinea, Perù, Arabia Saudita, Stati Uniti e Zambia.
Soo Kee Group è un’azienda del settore gioielleria con sede a Singapore. Fondata nel 1991, dal 1996 Soo Kee Jewellery si è progressivamente espansa con linee basate su oro bianco, gioielli con diamanti e gioielli personalizzati aprendosi nuovi mercati in Estremo Oriente.
Settimana poco mossa, quella tra lunedì 18 e venerdì 22 luglio, per il metallo prezioso che, dopo aver messo a segno due sedute positive, ha ripiegato nella giornata di mercoledì sui livelli di inizio settimana tornando di poco sotto quota 1.200 euro per oncia (per l’esattezza a 1.196,02, corrispondenti a 38,45 euro per grammo). Un mini rimbalzo nella seduta di giovedì 21 ed un venerdì all’insegna della stabilità hanno portato, a fine settimana, ad un marginale apprezzamento del prezzo dell’oro quantificabile nel +0,17%.
La domanda di metallo prezioso all’ingrosso della Cina, misurata sulle transazioni effettuate presso lo Shanghai Gold Exchange, si è attestata a 973 tonnellate nei primi sei mesi di quest’anno. Un quantitativo considerevole - sottolinea Koos Jansen dalle pagine di “BullionStar” (leggi qui il report completo) ma in contrazione, rispetto allo stesso periodo del 2015, di ben il 7%.