Il metallo prezioso - non accadeva dalla metà di aprile - è scivolato di nuovo sotto la soglia dei 1.100 euro per oncia, in una settimana all’insegna costante del segno meno e che ha fatto si che la quotazione del grammo d’oro abbia lasciato sul terreno 87 centesimi di euro, pari ad un -2,42%. Si è trattato, dunque, di una delle settimane meno brillanti vissute negli ultimi sei mesi.
Il Q1 2016 - secondo il report periodico diramato il 16 maggio dal World Gold Council - è risultato per l’oro il miglior primo trimestre negli ultimi trent’anni, con una domanda globale di metallo prezioso che è cresciuta di ben il 21% fino ad attestarsi a quota 1.289,8 tonnellate. La voce “oro da investimento” ha trainato l’intero comparto, mentre la richiesta per gioielleria è scesa bruscamente a causa sia dell’aumentato prezzo del metallo prezioso che a causa di fattori specifici del mercato. I consumatori indiani, in particolare, ostacolati dalle autorità negli acquisti di manufatti in oro, hanno determinato il risultato negativo del comparto. Anche le acquisizioni da parte delle banche centrali, inoltre, hanno mostrato segnali di rallentamento pur mantenendosi robuste.
Il Fondo Monetario Internazionale ha reso noti i dati - aggiornati all’inizio di maggio - relativi alle riserve auree detenute sia dai primi cento paesi al mondo (per consistenza delle riserve stesse) che dalle principali istituzioni monetarie sovranazionali, come la BCE e l’FMI stesso.
Il gruppo bancario Barclays ha reso noto di aver venduto per una cifra non precisata ad ICBC, la Industrial and Commercial Bank of China, un grande deposito per riserve d’oro e metalli preziosi situato in una posizione segreta nell’area del centro di Londra.
Il loro autore, il grande scultore Augustus Saint-Guadens, non le vide mai coniate, anche se restano uno dei suoi capolavori ed una tra le monete più celebri della serie americana: parliamo delle monete in oro da 10 dollari in oro tipo “Indian Head” battute tra il 1907 e il 1933. Coniate con un peso di 16,718 grammi e un diametro di 26,92 millimetri, le “aquile” al tipo del pellerossa hanno, come era previsto dalle leggi federali, un titolo di 900 millesimi, con la restante parte composta di rame.