“Poiché le banche centrali - si legge in un’analisi curata dalla società americana SRSrocco - continuano a sostenere il sistema finanziario con una sempre più massiccia stampa di banconote, il collasso della cartamoneta potrebbe farsi più vicino ogni giorno che passa.
E se è vero che la Federal Reserve e le banche centrali sono state in grado di rinviare la resa dei conti molto più a lungo rispetto a ciò che i sostenitori dei metalli preziosi avrebbero immaginato, l'inevitabile implosione del sistema monetario ‘fiat’ potrebbe rivelarsi peggiore di ogni previsione”.
Quando si parla di quotazione commerciale dell’oro, nei paesi a sistema metrico decimale come l’Italia, per comodità e facilità di comprensione ci si riferisce al prezzo per grammo di metallo prezioso.
Altrettanto radicata ed usata nei paesi anglosassoni e negli Stati Uniti, tuttavia, è la quotazione relativa all’oncia troy (31,1034768 grammi), un’unità di misura del peso (più precisamente, in termini fisici, della massa) di antica origine e facente parte del sistema di unità di misura imperiale britannico.
Si attesta ad oltre mezzo euro per grammo (+61 centesimi, per l’esattezza) l’apprezzamento nella quotazione del metallo prezioso tra lunedì 18 e venerdì 22 aprile. Una settimana che è apparsa particolarmente positiva nella prima metà, con due sedute marcatamente all’insegna del rialzo seguite da altre, meno dinamiche, e con chiusura praticamente sui massimi di periodo.
Settimana a due facce, quella appena trascorsa sul mercato internazionale del metallo prezioso. Se l’oro, infatti, ha messo a segno a segno tre sedute positive tra lunedì e mercoledì, le contrattazioni dei due giorni seguenti hanno visto una tendenza al ribasso che ha, di fatto, annullato il guadagno rispetto alla chiusura della settimana precedente, con il fixing di venerdì 15 a quota 1.086,39 euro per oncia contro i 1.087,62 della chiusura di venerdì 8. Sul grammo, ciò equivale a -32 centesimi di euro.
Gary Christenson, autore del volume “Gold Value and Gold Prices 1971-2021”, è un manager americano con oltre trent’anni d’esperienza nel settore degli investimenti, nonché fondatore del sito “TheDeviantInvestor” (accedi qui al sito), portale di informazione e approfondimento definito dal suo stesso autore come “A Non-Traditional Perspective”.