Con i mercati internazionali chiusi per festività lunedì 28 marzo, anche la settimana finale del mese si è concentrata in sole quattro sedute, tutte caratterizzate da una tendenza al ribasso della quotazione dell’oro. I 1.094,37 euro per oncia del fixing finale di martedì 29, infatti, a fine periodo hanno subito un ridimensionamento fino a quota 1.067,44 euro.
Trattative in corso, in Asia, per trasformare l’antica Via della seta percorsa da Marco Polo in una moderna Via dell’oro: è quanto emerge da una breve notizia pubblicata dal portale dello Shanghai Gold Exchange.
Jeff D. Opdyke, dalle colonne del portale “GoldEagle”, ha di recente proposto ai lettori una curiosa riflessione teorica, tra il semiserio e il “fantascientifico”, mettendo a confronto quello che è il valore di mercato al quale viene trattato quotidianamente il metallo prezioso con quelli che, invece, sono alcuni parametri “ombra” che lo vedono in collegamento alla realtà economica e finanziaria effettiva, sia negli Stati Uniti che a livello globale.
Non è raro che, nel settore minerario - non soltanto quello dei metalli preziosi - alcuni siti estrattivi abbandonati da anni se non da decenni vengano riattivati, grazie a nuove e più efficienti tecnologie di sfruttamento, tornando così a nuova vita.
Segnali diffusi di deflazione, tassi praticati dalle banche centrali con segno negativo, debito globale a livelli mai visti prima e in continua crescita: questi alcuni degli elementi marco economici e finanziari dalla cui analisi parte Chris Vermeulen per sviluppare un articolo apparso nel portale “GoldEagle” lunedì 28 marzo (leggi qui il testo completo).