In una nota diffusa il 26 febbraio e rilanciata da numerosi media specializzati di tutto il mondo (leggi qui, ad esempio, il commento di Mark O’Byrne su “GoldCore”), la Bundesbank tedesca ha consigliato agli investitori l’acquisto di oro come “assicurazione” in relazione alle turbolenze sui mercati finanziari e agli aumentati rischi dello scenario economico internazionale, in cui la crescita appare ancora condizionata da non indifferenti elementi di fragilità.
Passo dopo passo, l’oro prosegue nella sua corsa al rialzo mettendo a segno, anche nell’ultima settimana di febbraio, un risultato positivo nella misura di un +1,86%. Particolarmente vivace la prima metà della settimana, con la quotazione dell’oncia di metallo prezioso che supera dopo molto tempo i 1.130 euro per ripiegare a fine settimana, sebbene solo marginalmente, ed attestarsi attorno ai 1.120 euro.
Un’altra settimana positiva, quella appena trascorsa, per il metallo prezioso che dopo una giornata di iniziale ripiegamento, lunedì 15, rispetto alla chiusura del venerdì precedente, ha fatto registrare tre sedute all’insegna di una sostanziale stabilità ed una, a fine periodo, assai più vivace e positiva che ha riportato l’oncia d’oro sopra la quota dei 1.100 euro.
L’11 febbraio, nel bel mezzo di una delle settimane più dinamiche vissute sul mercato internazionale dell’oro da mesi a questa parte, il World Gold Council ha diramato il consueto rapporto annuale sulla richiesta e l’offerta globale di metallo prezioso nei diversi settori, dal quale sono emersi - come sempre - dati interessanti ed anche qualche sorpresa.
Con questa curiosa espressione, mutuata direttamente dalla geologia, Frank Holmes prende in esame nel portale “GoldEagle” (leggi qui l’analisi completa) il massiccio drenaggio di metallo prezioso dalle economie occidentali - fino a qualche decennio fa detentrici della maggioranza delle riserve auree statali e private del pianeta - verso il lontano oriente, in particolare verso quella Cina che, per lungo tempo considerata soggetto di una crescita esplosiva e potenzialmente infinita, sta invece affrontando cambiamenti radicali e, talvolta, non privi di difficoltà.