Una coordinamento tra la London Bullion Market Association e il World Gold Council nell’ottica di una promozione (e gestione) coordinata e globale del mercato dell’oro non appare più, da qualche tempo a questa parte, come un’ipotesi remota. Secondo quanto scrive Ben Kilbey nel portale “Platts. McGraw hill Financial”, infatti, il mondo finanziario londinese starebbe guardando con attenzione, specie nelle ultime settimane, ad una “unione di forze” tra i due colossi del metallo prezioso nell’interesse globale del settore.
Dal 19 novembre, il Mu$eum of American Finance di New York propone un’interessante esposizione dal titolo “Worth its weight: gold from the ground up”, mostra destinata ad affascinare i visitatori attraverso i molteplici, spettacolari e inaspettati modi in cui l’oro, nel corso dei millenni, ha influenzato le nostre vite, dalla scienza alla tecnologia fino all'intrattenimento e alla cultura pop, senza dimenticare ovviamente la finanza e l’economia.
Settimana poco mossa, per il mercato dell’oro, quella che a livello geopolitico è terminata tragicamente con gli attentati terroristici di Parigi avvenuti nella notte di venerdì 13. Il fixing del grammo di metallo prezioso ha oscillato nel periodo in una forbice di appena 32 centesimi, facendo registrare un ridimensionamento finale di 23 centesimi di euro.
La tendenza al ribasso manifestatasi da metà dell’ultima settimana di ottobre è proseguita, per il mercato del metallo prezioso, anche nelle prime giornate di contrattazione del mese di novembre, tanto da portare la quotazione dell’oncia in prossimità di quota 1.000 euro. Una settimana che, di fatto, ha perciò azzerato i guadagni dell’ultimo mese.
La Reserve Bank of India ha recentemente annunciato una serie di linee guida destinate a disciplinare il florido mercato dell’oro nel grande paese asiatico e che, fra l’altro, prevedono una riduzione di circa 900 tonnellate annue nel quantitativo importato dall’estero