Nella particolare giornata del 24 febbraio, nel periodo di massima allerta per i contagi da coronavirus, l’oro ha sfiorato i 1.700 dollari l’oncia, il prezzo più alto degli ultimi sette anni, toccato solo nei primi mesi del 2013. I timori per l’aumento di nuovi casi al di fuori della Cina hanno turbato i mercati e alimentato gli acquisti di beni rifugio. Il metallo giallo in particolare, con la fuga degli investitori dal rischio, si è affermato nell'immediato come asset protagonista.
Tra le monete di borsa di maggiore fascino si può senza dubbio annoverare la moneta da 5 sterline della zecca reale britannica. Questa coniazione, multiplo della sterlina d'oro, o sovrana, e per questo chiamata anche Quintupla sovrana, pesa cinque volte più della sterlina e ha un titolo di purezza pari a 916,66‰ (22 carati).
Ha suscitato scalpore la dichiarazione della Banca centrale dei Paesi Bassi, De Nederlandsche Bank (DNB), secondo cui “se il sistema monetario crolla la riserva di oro potrà servire come base per ricostruirlo". L’oro - ha spiegato la banca - rafforza la fiducia nella stabilità del bilancio della banca centrale e crea un senso di sicurezza.
È ispirata a una delle più famose monete da investimento, l’oncia d’oro da 100 euro per la filarmonica di Vienna, l’ultima serie limitata di Bearbrick, gli art toys creati dalla casa di giocattoli MedicomToy e diventati ormai oggetti di culto tra i collezionisti del terzo millennio.
Il World Gold Council, l'organizzazione per lo sviluppo del mercato per l'industria dell'oro che riunisce le principali compagnie aurifere mondiali, ha da poco fissato i suoi Responsible Gold Mining Principles (i principi per l'estrazione responsabile dell'oro). In collaborazione con i suoi membri il WGC ha definito i fondamenti per affrontare le questioni ambientali, sociali ed etiche riguardanti il settore delle estrazioni aurifere. Questioni che secondo il WGC stanno diventando sempre più importanti per i consumatori.