Tra gli analisti del settore metalli preziosi si sente spesso parlare di “Gold Peak”, vale a dire del livello massimo della produzione mondiale del metallo prezioso. Secondo alcuni esperti, la fornitura d'oro avrebbe raggiunto il picco nel 2016 o, in ogni caso, sarebbe probabile il raggiungimento di questo “picco assoluto” molto presto. E, il tutto, spinge parte del mercato verso una visione rialzista.
Gli esperti d’Oltreoceano lo hanno classificato come un “Flash Crash”, ossia come un repentino e misterioso crollo: si tratta della contrazione del prezzo dell’oro in dollari fatta registrare a mercati chiusi, alle 4 di mattina (ora della Costa Orientale USA) dello scorso 27 giugno, a seguito della vendita sui circuiti internazionali di ben 1,8 milioni di once (circa 50 tonnellate) di metallo prezioso per un controvalore che ha sfiorato i 2,2 miliardi di dollari.
In questo periodo di scadenze fiscali, vale la pena ricordare come il 1° luglio 2014 è entrata in vigore l’aliquota di tassazione sulle rendite finanziarie, passata dal 20% al 26% dopo il precdente, robusto aumento avutosi il 1° gennaio 2012 che aveva cancellato la vecchia aliquota del 12,5% in vigore fino al quel momento.
La moneta in oro che in Italia viene chiamata comunemente “marengo”, come molti sanno è in realtà di origine francese e venne creata all’alba del XIX secolo - per l’esattezza con un editto del 28 marzo 1803 firmato da Napoleone, all’epoca “premier consul” - come pezzatura da 20 franchi in oro al titolo di 900 millesimi di fino e con peso di 6,415 grammi (5,80644 grammi di metallo prezioso, mm 21 di diametro). Adottata da numerosi paesi e posta come base aurea dell’Unione Monetaria Latina stipulata nel 1865, la moneta da 20 franchi di Francia si inserisce a pieno titolo anche tra le più gradite pezzature da investimento del mercato europeo e internazionale. Prodotta con continuità fino al 1914, la moneta da 20 franchi oro di Francia è infatti reperibile da parte degli investitori - alla pura quotazione del metallo prezioso - in varie tipologie.
Si chiude in profondo rosso la settimana di scambi sul mercato del metallo prezioso che conclude anche il mese di giugno ed il primo semestre dell’anno. Il fixing di venerdì 30, infatti, dopo cinque sedute tutte in territorio negativo si attesta a quota 34,94 euro al grammo contro i 36,08 del venerdì precedente.