La Royal Mint è divenuta da poco la prima zecca nel mondo ad aver ottenuto la certificazione di conformità con lo Shariah Gold Standard per la vendita al dettaglio delle proprie monete e dei propri lingotti d'oro (ma anche per le monete bullion in argento) accaparrandosi, in tal modo, la possibilità di servire un pubblico sempre più ampio di investitori - in particolare, quelli provenienti dal mondo islamico - attraverso i propri canali commerciali. La mossa fa parte di un’articolata strategia messa in atto dalla società metalli preziosi della zecca di sua maestà britannica per differenziare ed ampliare la propria offerta di bullion, adattandola ad una clientela sempre più globalizzata che spazia, potenzialmente, dal piccolo risparmiatore privato occidentale al grande investitore istituzionale proveniente da ogni angolo del mondo.
ASIA: E’ TEMPO DI UN NUOVO GOLD STANDARD? | Alasdair Macleod, dalle colonne di “GoldEagle”, propone un’approfondita riflessione partendo dalla constatazione che metà della popolazione mondiale vive nell’area eurasiatica e che, storicamente, questa parte del mondo attribuisce un ruolo fondamentale al metallo prezioso.
Dopo un avvio incerto il metallo prezioso - nell’ultima settimana di contrattazioni - ha accennato ad una inversione di tendenza mettendo a segno due sedute in territorio positivo alternate da una, quella di giovedì 13 luglio, all’insegna di una pressochè totale stabilità. A conclusione del periodo l’oro ha recuperato oltre mezzo punto percentuale rispetto alla chiusura del venerdì precedente.
L’avvio del secondo semestre del 2017 non porta grandi novità per il metallo prezioso: nella settimana appena trascorsa, infatti, l’oro ha lasciato sul terreno quasi due punti percentuali confermando una tendenza al ribasso in atto, quasi senza soluzione di continuità, dai primi giorni di giugno.
Tra gli analisti del settore metalli preziosi si sente spesso parlare di “Gold Peak”, vale a dire del livello massimo della produzione mondiale del metallo prezioso. Secondo alcuni esperti, la fornitura d'oro avrebbe raggiunto il picco nel 2016 o, in ogni caso, sarebbe probabile il raggiungimento di questo “picco assoluto” molto presto. E, il tutto, spinge parte del mercato verso una visione rialzista.