L’ultima settimana di contrattazioni del mese di marzo sul mercato del metallo prezioso si è aperta, lunedì 27 e martedì 28, con due sedute all’insegna di una lieve crescita, che si è invece irrobustita nel corso della giornata di mercoledì. Dopo un giovedì all’insegna della stabilità, infine, l’oro si è ulteriormente apprezzato nell’ultima seduta del periodo recuperando, di fatto, tutto il terreno perso nella prima metà del mese e chiudendo il primo trimestre 2017 con un risultato complessivamente molto positivo.
Sebbene senza particolari strappi al rialzo, anche nella settimana tra lunedì 20 e venerdì 24 marzo il metallo prezioso ha proseguito nella fase di ripresa iniziata poco prima di metà mese. Il grammo di metallo prezioso, a fine periodo, si è apprezzato di quasi un punto percentuale rispetto alla chiusura del venerdì precedente.
Una massiccia campagna di iniziative governative, volte a far emergere le enormi quantità di denaro “sporco” in circolazione sul mercato indiano, a limitare corruzione e riciclaggio e a conferire al sistema finanziario maggior trasparenza, negli ultimi mesi hanno scosso l’economia del gigante asiatico in tutte le sue componenti, compreso il mercato dell'oro.
Il governo indiano vuole infatti snellire la sua burocrazia, reprimere l'evasione fiscale e sta tentando di e spostare l'economia di cassa dell’intero paese dal contante ai mezzi di pagamento digitali; innovazione tutt’altro che rapida e semplice, tenuto conto anche del livello culturale medio e del limitato accesso alle tecnologie di gran parte della popolazione.
L’esperto di metalli preziosi olandese Koos Jansen, noto in tutto il mondo per le sue analisi e le sue approfondite ricerche pubblicate nel blog “BullionStar”, ha ottenuto uno dei risultati più importanti degli ultimi anni: forzare la Federal Reserve americana a diramare informazioni sugli “audit”, ossia sulle ispezioni e i controlli svolti sulle riserve auree tra il 1993 e il 2008.
I dati sono stati ottenuti grazie ad una raccolta di fondi che ha permesso di lanciare un Freedom of Information Act che, di fatto, ha costretto la U.S. Mint a fornire una serie di documenti - peraltro, risultata piuttosto lacunosa - dai quali emerge, innanzi tutto, come nel periodo in esame le ispezioni sul metallo prezioso conservato nei caveau federali non siano state mai condotte in modo completo e approfondito.
In un mercato globalizzato e interconnesso come quello attuale, nel quale proliferano offerte commerciali di tutti i tipi - anche, ovviamente, nel settore dei metalli preziosi - non è difficile incappare in situazioni poco chiare o che, addirittura, possono rivelarsi molto rischiose se non del tutto fraudolente.
Per fornire a quanti desiderano investire in oro una serie di regole di base, l’esperto Mark O’Byrne ha pubblicato in due parti un interessante panoramica degli scenari e delle situazioni più comuni nelle quali il neofita può trovarsi nel momento in cui decide di trasformare in oro fisico parte del proprio portafoglio di investimenti.