La politica finanziaria “muscolare” di Vladimir Putin invia nuovi segnali al resto del mondo. Se la Russia, infatti, da un lato si appresta a saldare gli ultimi debiti residui con i paesi esteri rimasti dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica, dall’altro i dati di gennaio 2017 mostrano una marcata ripresa degli acquisti di oro da parte della banca centrale di Mosca a fini di riserva strategica.
La più grande miniera d’oro a cielo aperto del mondo, quella di Grasberg (West Papua) è di fatto bloccata: a seguito di recenti attriti con il governo di Jakarta e delle misure protezionistiche attuate da quest’ultimo, infatti, la compagnia estrattiva Freeport-MacMoRan che ha in concessione l’impianto ha iniziato a licenziare parte delle decine di migliaia di lavoratori legati al sito minerario mettendo in ginocchio, di fatto, l’intera economia della regione.
Il 2017 segna una data importante per il krugerrand, moneta bullion di fama mondiale. Il 3 luglio 1967, infatti, la prima moneta tipo krugerrand veniva coniata e nel corso degli ultimi cinquant’anni questa tipologia, che presenta il ritratto dell'ex presidente della Repubblica del Sud Africa Paul Kruger (1883-1902) sul dritto e l’antilope “springbok” al rovescio, ha conquistato i cuori - e le cassaforti! - di milioni di investitori. Un’occasione unica, il giubileo del krugerrand, che ha portato il Sudafrica a coniare diverse monete commemorative in oro, ma anche in argento e platino.
Dopo una seduta - quella di lunedì 20 - all’insegna di una sostanziale stabilità, il metallo prezioso si avvia ad archiviare un ottimo mese di febbraio. L’incremento di quotazione messo a segno nella settimana appena trascorsa, infatti, supera il punto e mezzo percentuale consolidando i già positivi risultati delle settimane precedenti.
Il World Gold Council ha appena pubblicato il primo numero del 2017 di “Gold Investor”, bollettino periodico dell’associazione che ha lo scopo - sono parole del CEO Aram Shishmanian - di “fornire il punto di vista dei grandi attori del mercato e sottolineare la rilevanza dell’oro in un contesto di persistenti turbolenze geopolitiche”.