Secondo quanto rivelato dall’agenzia stampa Reuters, il governo del Venezuela ha ritirato almeno otto tonnellate di oro dal caveau della Banca Centrale di Caracas con l'intento di venderlo illegalmente. Un ultimo segnale, secondo l’agenzia, del disperato tentativo del presidente Nicolàs Maduro di aumentare la valuta in un contesto connotato da sanzioni sempre più restrittive.
Secondo Névine Pollini, Senior commodity analyst di Union Bancaire Privée, dato l’attuale contesto mondiale i prezzi dell'oro potrebbero rimanere positivi per i mesi a venire, resistendo intorno ai 1.300 dollari. “I prezzi dell'oro sono stati sostenuti da una domanda di beni rifugio” spiega l’esperta, argomentando come l’attrattiva dell’oro sugli investitori sia alimentata dall’attuale disputa tariffaria tra Stati Uniti e Cina, con il suo impatto negativo sulla crescita globale, e dall’elevata volatilità dei mercati azionari.
In meno di sei mesi, le quotazioni dell'oro sono cresciute di oltre il 12%, facendo passare il prezzo da 1.170 dollari l’oncia agli attuali 1.320. A rivelarlo il report annuale pubblicato dal World Gold Council, l’associazione industriale delle principali aziende aurifere creata nel 1987. Il report evidenzia come nel 2018, le banche centrali abbiano effettuato acquisti netti per 651,5 tonnellate, mai così tante dal 1971, l’anno in cui Richard Nixon dichiarò che non avrebbe più potuto garantire la convertibilità del dollaro in oro.
Grazie alle ultime variazioni nelle quotazioni del mercato dell'oro, ripartono le grandi manovre nel settore dell'estrazione del metallo più prezioso. La società americana Newmont Mining ha annunciato l’acquisizione per 10 miliardi di dollari della storica rivale canadese Goldcorp. Un’operazione che punta a dar vita al principale gruppo mondiale del settore e che si è sviluppata completamente attraverso scambi di azioni.
Molto interessante ed articolata un’analisi di Egon von Greyerz pubblicata dal portale “GoldBroker” il 3 dicembre (accedi qui alla versione intergrale). Scrive l’esperto di investimenti in metalli preziosi: “Sia le banche centrali occidentali che quelle orientali stanno ora sostenendo pienamente l'oro. Gli investitori in metalli preziosi possono acquistare con fiducia totale e detenere oro fisico, argento e platino nella solida consapevolezza che le banche centrali sia in Occidente che in Oriente, con le loro azioni, garantiranno che il prezzo non potrà che salire. Ma il supporto di che viene dalle due parti del mondo è molto diverso.