Settimana poco mossa, quella tra lunedì 18 e venerdì 22 luglio, per il metallo prezioso che, dopo aver messo a segno due sedute positive, ha ripiegato nella giornata di mercoledì sui livelli di inizio settimana tornando di poco sotto quota 1.200 euro per oncia (per l’esattezza a 1.196,02, corrispondenti a 38,45 euro per grammo). Un mini rimbalzo nella seduta di giovedì 21 ed un venerdì all’insegna della stabilità hanno portato, a fine settimana, ad un marginale apprezzamento del prezzo dell’oro quantificabile nel +0,17%.
La domanda di metallo prezioso all’ingrosso della Cina, misurata sulle transazioni effettuate presso lo Shanghai Gold Exchange, si è attestata a 973 tonnellate nei primi sei mesi di quest’anno. Un quantitativo considerevole - sottolinea Koos Jansen dalle pagine di “BullionStar” (leggi qui il report completo) ma in contrazione, rispetto allo stesso periodo del 2015, di ben il 7%.
Arkadiusz Sieron, profondo conoscitore del mercato del metallo prezioso e vincitore del Vernon Smith Prize indetto dallo European Center of Austrian Economics Foundation prende in esame, in un articolo rilanciato tra gli altri dal portale “GoldEagle” lo scorso 4 luglio, il report annuale diramato da Incrementum, importante società finanziaria del Liechtenstein, il cui testo completo (in inglese, su ben 144 pagine) è scaricabile gratuitamente a questo indirizzo.
Secondo Joni Teves, uno degli analisti di punta di UBS, società finanziaria con sedi a Zurigo e Basilea attiva e conosciuta in tutto il mondo, in questi ultimi mesi di rally al rialzo “l’oro si è appena riscaldato”, facendo registrare il miglior primo semestre di mercato dal lontano 1974: lo riporta Frank Holmes in un post pubblicato nel sito “GoldEagle” (leggi qui per tutti i dettagli).
Accelerano e si consolidano sempre più gli acquisti di oro da parte delle più importanti banche centrali di tutto il mondo: è questo il dato più eclatante emerso dall’edizione 2016 del “Global Public Investor”, pubblicazione redatta e diffusa dall’OMFIF, l’Official Monetary and Finantial Instituitions Forum che riferisce sull'andamento della gestione del risparmio da parte - appunto - delle banche centrali, ma anche dei fondi sovrani e dei fondi pensione pubblici.